Una stagione 2022 del Mondiale Enduro trionfale per il progetto Pata Talenti Azzurri FMI. Andrea Verona, giovane atleta supportato dalla Federazione Motociclistica Italiana e da Pata Snack, si è laureato Campione del Mondo dell’assoluta EnduroGP, suggellando una stagione capolavoro impreziosita dal terzo titolo iridato E1 consecutivo.
A Zschopau, teatro del Gran Premio di Germania valevole come conclusivo appuntamento stagionale, Andrea Verona ha centrato questo prestigioso traguardo con una giornata d’anticipo, presentandosi in questa trasferta tedesca già come Campione del Mondo Enduro E1 2022. Classe 1999, 23 anni compiuti, il giovane Pata Talento Azzurro FMI ha vinto entrambe le giornate di gara della E1, classificandosi quinto e terzo nella EnduroGP. Risultati che arricchiscono un bottino comprensivo di 13 vittorie ed 1 secondo posto in 14 giornate di gara stagionali della E1, con 12 podi a referto nell’assoluta dove ha preceduto in campionato due comprovati protagonisti dell’Enduro mondiale del calibro di Josep Garcia e Will Ruprecht. Nella Enduro 1 inoltre si è laureato Campione del Mondo in una top-3 finale tutta italiana completata da Thomas Oldrati e Matteo Cavallo, rispettivamente secondo e terzo.
Per Andrea Verona si tratta dell’ennesimo successo di una lunga serie, a compimento di un percorso di crescita iniziato con gli esordi nel MiniEnduro, sempre rientrando nel corso degli anni nei progetti federali. Il valore di Verona è riaffermato dal sesto titolo mondiale Enduro conquistato negli ultimi sei anni, dopo le precedenti affermazioni nella Youth (2017), Junior (2019) e, nell’ultimo triennio, Enduro 1 (2020, 2021, 2022), diventando il primo italiano a conquistare il titolo iridato da quando è stata istituita la graduatoria assoluta EnduroGP. Il portacolori GASGAS Factory inoltre quest’anno ha conquistato gli Assoluti d’Italia Enduro nella classe 250cc 4 tempi e nell’assoluta, rientrando tra gli artefici dell’argento della Maglia Azzurra alla Sei Giorni di Enduro dopo il trionfo del 2021.
Sempre per quanto concerne il gruppo dei Pata Talenti Azzurri FMI, Kevin Cristino si è affermato come il vice-Campione del Mondo Enduro Youth, arrivando a soli 10 punti da Harry Edmondson dopo aver concluso primo e secondo le due giornate di gara a Zschopau. Nella medesima graduatoria, al rientro dopo uno stop per infortunio Daniele Delbono ha ottenuto un settimo ed un dodicesimo posto, doppia top-10 per Valentino Corsi (due volte 10°), presenti anche Lorenzo Bernini (20° e 8°) e Davide Mei (16° nella prima giornata).
Passando alla Junior, Enrico Rinaldi ha concluso undicesimo e settimo (settimo e quinto della EJ2), Claudio Spanu diciottesimo e undicesimo (con il bronzo nella seconda giornata della EJ1), mentre Riccardo Fabris ha portato a termine le due giornate di gara al ventesimo e diciannovesimo posto (nono e ottavo della EJ1).
Cristian Rossi, Direttore Tecnico Enduro FMI: “L’affermazione di Andrea Verona nel Mondiale EnduroGP ci rende estremamente orgogliosi. Per il motociclismo italiano si tratta di un traguardo storico e senza precedenti che riafferma il valore di Andrea, in grado quest’anno di conquistare il mondiale di categoria e dell’assoluta, la categoria dell’italiano e gli Assoluti. Qualcosa di eccezionale che ripaga gli sforzi compiuti in questi anni e testimonia la forza di Andrea, cresciuto rientrando sempre nei nostri progetti, effettuando tutta la trafila dal MiniEnduro fino ai successi mondiali. In una gara bellissima come Zschopau con la presenza di un pubblico delle grandi occasioni, ci resta un po’ l’amaro in bocca per Kevin Cristino. Ha dimostrato ancora una volta di essere forte e di potersi giocare il mondiale Youth, sfumato soltanto per quello zero di inizio stagione causato da un inconveniente. Nella medesima graduatoria, bene Valentino Corsi e, al rientro dopo un pesante infortunio, Daniele Delbono. Nella Junior i Talenti Azzurri hanno faticato un po’ a prendere il ritmo in una gara non particolarmente difficile da un punto di vista tecnico per quanto concerne il trasferimento, ma che ha presentato una prova estrema con passaggi certamente non facili dove molti piloti hanno perso tempo prezioso“.